La transizione ESG in Italia: grandi aziende e PMI a velocità differenti
La transizione verso modelli sostenibili è un tema di primaria importanza per le imprese italiane, ma i progressi non sono uniformi.
Come riportato da Il Sole 24 Ore, i dati evidenziano un significativo divario tra le grandi aziende e le PMI nell’implementazione delle strategie ESG (Environment, Social, Governance). Questo divario riflette differenze nella struttura organizzativa, nelle risorse disponibili e negli obiettivi perseguiti.
Secondo lo studio citato, il 78% dei leader aziendali intervistati ritiene che i principi ESG avranno un impatto rilevante sui modelli di business, ma le grandi imprese sono più avanti nel tradurre questa consapevolezza in azioni concrete: l’89% delle aziende con oltre 50 dipendenti ha già intrapreso iniziative ESG, rispetto al 68% delle PMI.
Questo gap è amplificato dalla diversa capacità di affrontare costi e investimenti necessari per la transizione.
La gestione delle responsabilità ESG è un esempio emblematico: il 58% delle grandi aziende ha istituito team dedicati e un approccio centralizzato, contro appena il 25% delle PMI, che invece preferiscono modelli di responsabilità distribuita.
Anche la tipologia delle iniziative intraprese rivela un approccio differenziato:
- Le grandi aziende integrano strategie che coprono tutti gli ambiti ESG, combinando sostenibilità ambientale (46%) e sociale (25%).
- Le PMI, al contrario, concentrano i loro sforzi prevalentemente sull’efficientamento energetico e sulle iniziative ambientali (18%), con l’obiettivo di coniugare sostenibilità e contenimento dei costi operativi.
Le differenze emerse tra grandi aziende e PMI sono principalmente riconducibili a fattori economico-finanziari.
Per il 61% di tutte le imprese intervistate, i costi associati alla transizione ESG rappresentano l’ostacolo maggiore, mentre il 41% segnala una mancanza di risorse finanziarie sufficienti per sostenere gli investimenti necessari.
Le PMI, in particolare, risultano più esposte a queste difficoltà, poiché spesso non possono beneficiare di economie di scala e dispongono di una struttura organizzativa meno articolata rispetto alle grandi aziende.
Inoltre, per le grandi aziende, spesso inserite in filiere internazionali, la conformità ai criteri ESG è una necessità stringente: due su tre sono già obbligate a rispettare standard di sostenibilità imposti dai clienti e tre su quattro hanno adottato criteri ESG per la selezione dei fornitori.
Un elemento però che accomuna tutte le imprese, indipendentemente dalla loro dimensione, è la necessità di sviluppare competenze adeguate per affrontare questa trasformazione.
Il 54% degli intervistati sottolinea l’importanza di nuove competenze tecniche, mentre il 36% richiede maggiore formazione manageriale. Tra le skill più richieste figurano conoscenze in tecnologie innovative, energy management, modelli di economia circolare e finanza agevolata.
I dati riportati da Il Sole 24 Ore trovano un riscontro diretto anche nei risultati emersi dalla nostra indagine, presentata l’8 novembre 2024 durante l’evento “Le Radici del Cambiamento”.
Una giornata interamente dedicata alla condivisione dei risultati del nostro studio sulle pratiche ESG, condotto in collaborazione con UNIVPM, e alla celebrazione delle aziende che si sono distinte per il loro impegno verso la sostenibilità.
Durante l’evento, Partner ha premiato le realtà più virtuose in ambito ESG, con un’attenzione particolare non solo alle grandi aziende, ma anche alle PMI.
Dai risultati dell’indagine, infatti, è emerso chiaramente un divario significativo tra le due categorie, con le grandi imprese in netto vantaggio nel percorso di transizione ESG. Questo divario, evidenziato anche da Il Sole 24 Ore, riflette una realtà che per le PMI può rappresentare una sfida complessa, se non una lotta impari.
Proprio per questo, abbiamo voluto istituire un premio speciale dedicato alle PMI, con l’obiettivo di riconoscere e valorizzare il loro impegno e la loro capacità di adottare strategie sostenibili nonostante le risorse limitate. Un riconoscimento che sottolinea il valore delle loro azioni e il loro ruolo essenziale nel promuovere un cambiamento positivo, accanto alle grandi aziende.
La transizione ESG è una sfida complessa, ma anche un’opportunità per ridefinire il futuro del sistema imprenditoriale italiano.
Partner continuerà a sostenere e promuovere questo cambiamento, affiancando imprese di ogni dimensione nel loro percorso verso un futuro più sostenibile.